domenica 24 marzo 2013

NEGRITA Unplugged 2013-Teatro Galleria di Legnano

Pubblicato da La Teresina alle 13:43
Ieri sera, finalmente, io e Ste abbiamo potuto usare il nostro regalo di Natale...il biglietto per l'unplugged dei Negrita, che suonavano vicino a casa nostra. Per una volta un concerto dalle nostre parti, senza dover andare come al solito a Milano, e per di più un acustico, quindi qualcosa che non avevamo ancora visto, un'esperienza nuova. I Negrita per noi significano tanto, li ascoltiamo da sempre, nei loro testi ci siamo anche un po' noi due e quindi l'aspettativa era alta; devo ammettere che non sapevo bene cosa immaginarmi, mi sono sempre ripromessa di andare a vederli live, ma l'acustico mi incuriosiva e intimoriva allo stesso tempo, perchè credo sia davvero difficile creare interesse nel pubblico avendo a disposizione solo una voce e una manciata di strumenti.

Il posto era gremito. Il Galleria è uno di quei cinema-teatro d'altri tempi, ha molti anni sulle spalle e un'atmosfera tutta sua, ed è stato bello non essere nella solita discoteca, nel solito locale. Un po' d'attesa e  molti applausi per fare alzare quel telone, che finalmente si solleva dando inizio a uno dei concerti più belli a cui ho assistito. La voce di Pau è morbida e potente, emozionante fino al brivido, splendidamente accompagnata dalle chitarre di Drigo e Cesare, e srotola le loro canzoni più belle, impreziosite da questo clima intimo, da quest'intesa pazzesca che si crea subito con il pubblico; le battute in toscanaccio, i loro ricordi di musicisti condivisi con noi, due risate su un vodka lemon. Tutti i dubbi che avevo svaniscono praticamente subito, spazzati via dall'intensità di un'esibizione che lascia il segno, che ti fa il cuore a brandelli, che ti fa saltare in piedi e urlare ogni singola parola di Hemingway, di Che rumore fa la felicità, di  Hollywood, passando per Luna, In ogni atomo, Rotolando verso sud (lì tutti si sono alzati e sono corsi sotto il palco a ballare) fino alla meravigliosa Ho imparato a sognare. Finisce tutte sulle note di una singolare Mama Maè, e così bella e strana non so se la sentiremo ancora.

Sono uscita contenta come non mai, come poche volte mi capita ormai dopo un concerto. Loro hanno le chiavi di certi posti del mio cuore, posti dove non tornavo da tanto...Posti dove una struggente malinconia si alterna a una esagerata voglia di vivere. E' così bello vivere certe emozioni.

...Tra una botta che prendo e una botta che do'
tra un amico che perdo e un amico che avrò
che se cado una volta, una volta cadrò
e da terra, da lì mi alzerò
c'è che ormai che ho imparato a sognare non smetterò...

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